Ilcorpodigrazia's Blog


Alea iacta est!
26/04/2007, 17:14
Filed under: Adelaide's diary

Sì, mi sento un pochino Cesare che sfida Pompeo…in realtà sono io che sfido Milano.
Il Ticino è il mio Rubicone, ed io sono armata sino ai denti!
Oh Milano, avversa Milano, io ti sconfiggerò, io vincerò.
Insomma, tutto sto poema epico per dire: il dado è tratto, ho preso la mia decisione.
Oggi il colloquio nella ditta B è andato bene ma non è stato fruttuoso.
Tanto per intenderci, giusto per capire come siamo messi noi giovani neo-laureati, con una laurea in Ingegneria da 107/110,
tesi in America, colloquio sostenuto interamente in Inglese, esperienza lavorativa di 6 mesi durante la laurea attinente al lavoro in questione….mi hanno offerto 750 euro al mese!!!
Sapendo che vengo da fuori e che quindi dovrei sostenere le spese di un affitto Milanese, è uno stipendio da fame!
Per inciso la sede è in quella periferia Milanese fatta di ditte, industrie e casermoni di quartieri domitorio, il mio pensiero passando in quei posti è stato: "Questa gente si merita un posto in paradiso migliore del mio." Andre può confermare.
Quindi la scelta è quasi obbligata: ditta A che è molto prestigiosa, paga bene, ma che ti fai un mazzo così.
Ebbene sì, io sarò una Donna Buisness Consultant!
E poi, e poi vedremo, qualcosa sarà di me.
Nel frattempo altro cambio i vita.
Neppure 4 mesi fa abitavo in una villetta in Virginia con un’anziana Americana e un giovane arabo.
Poi il ritorno al caro ovile Genovese con mamma che fa i manicaretti,
ora si prospetta una convivenza Milanese con il mio Andre.
La vita è imprevedibile, ma va bene così.
Ora sono passate le notti insonne ed i singhiozzi dell’incertezza di una ragazza che sino a 6 mesi fa diceva: "Io a Milano? Mai e poi mai, piuttosto lavo scale a Genova!"
Eccomi, il 15 Maggio inizierò questa nuova avventura.
Almeno la sede è proprio vicinissimo a via della Spiga, mal che vada in pausa pranzo sbaverò sui vestiti e accessori dei negozi più chic di Milano.
A domani la mia telefonata di conferma,
voi avete la notizia in anteprima,
ne siete onorati?



Povera Italia e povera Napoli
22/04/2007, 13:32
Filed under: Arrabbiature cosmiche

Non molto tempo fa leggevo il post di un ragazzo Napoletano di nascita ma Milanese d’adozione, Nando, parlava delle due città mettendole a confronto. Abbiamo avuto qualche scambio di opinioni a riguardo.
Nonostante il mio amore profondo per tutti gli Italiani -onesti- devo ammenttere che ho avuto talmente tante brutte esperienze con Napoli e con Napoletani che quasi mi escono erpes e pustole solo a parlarne.
Solo ieri l’utlima di questa lunga scia.
Molti di voi oramai sanno che uno dei miei 2 fratelli gemelli vive a Napoli, Pozzuoli per l’esatezza in quanto allievo ufficiale pilota dell’accademia militare Aeronautica.
Ieri mi sono proposta di andarlo a prendere io a Linate e riportarlo a casa per il weekend.
Entro nel sito dell’Alitalia per controllare lo stato del volo e regolarmi sul quando uscire di casa.
Quì iniziano i problemi: il sito da 2 informazioni discordanti: mette il volo in partenza con 5 minuti di ritardo, ma pur cliccando "aggiorna" di tanto in tanto, i minuti passano, il ritardo annunciato rimane di 5 min, eppure la dicitura visualizzata è "NON PARTITO".
Controllo per curiosità il volo precedente e mi da non partito pure quello.
Oh my God, chiamo l’Alitalia, mica ci sarà qualche sciopero o qualche problema su Napoli?
Telefonata NUMERO 1. Signorina Alitalia n^1: "nessun problema, il volo non si sa se è partito o meno perchè il sito non è aggiornato, avrà qualche ritardo in più, e comunque il volo prima oggi non esiste, vola solo dal lunedi al venerdi, è un errore che sia visualizzato. Cmq faccia così, chiami Napoli, loro le diranno."
Comincio ad innervosirmi, ma come l’assistente dell’alitalia non sa se uno dei suoi voli è partito e cmq devo telefonare IO a Napoli???
Attenzione, ora le cose degenerano.
Telefonata NUMERO 2 (numero fornitomi da signorina n^1 Alitalia): la linea è sempre occupata, come se il numero nn fosse esistente.
Pazienza Fra, pazienza.
Vado sul sito dell’Aeroporto di Napoli e chiamo il numero assistenza clienti raggiunginile da numero fisso.
Telefonata NUMERO 3, è un call center automatico, sapete di quelli che devi urlare come una scema le informazioni, poi la voce non capisce e devi ripetere tutto…città di partenza "NAPOLI"…città di arrivo "MILANOLINATE"…prego parlare con vole chiara e forte, città di arrivo…."MILANO LINATE"….ve la faccio breve, quando finisci tutte le fottutissime informazioni e individua il volo…da da da dan….la linea CADE!!!
_nel frattempo l’aereo dovrebbe essere partito da 20 min ma è ancora NON PARTITO, ritardo di 5 min_
Telefonata NUMERO 4. ripeto tel numero 3, stessa sorte.
Ora sono davvero incavolata.
C’è l’altro numero assistenza clienti raggiungibile questa volta da estero o cellulari, accendo il mio cell e provo lì….
Telefonata NUMERO 5: da da da dan…WIND, informazione gratuita,
il numero selezionato è inesistente!.
Ok, ora sono imbestialita, richiamo alitalia: telefonata NUMERO 6, signorina Alitalia numero 2:
le spiego tutta la situazione, le chiedo se devo rivolgermi al Padre Eterno per sapere se sto volo è partito o no, se ha ritardo o no, se partirà mai o no.
Mi fornisce un loro numero interno per chiamare napoli.
Telefonata numero 7: squilla a vuoto, nessuna risposta.
35 minuti dopo l’orario di partenza previsto si aggiorna il sito dell’alitalia: PARTITO, atterraggio previsto: 12.47. (ossia con 45 min di ritardo)
alle 12.47 sono a Linate ma mio fratello mi chiama che è già agli arrivi, alla fine è atterrato prima.
Neanche quella informazione era corretta.
Non mi resta altro da dire: povera Italia e povera Napoli!

p.s. tanto per l’amor di cronaca, in America, lo status dei voli si aggiorna automaticamente ogni minuto per ogni compagnia aerea che vola sul suo suolo.



Vento di primavera, vento di cambiamenti…
20/04/2007, 09:28
Filed under: Adelaide's diary

Dovrei essere felice? Non so neppure da dove cominciare.
Non ho dormito stanotte e mi sento stanca e spossata.
Ieri ho affrontato 2 colloqui molto importanti, entrambi a Milano.
In una ditta mi hanno assunta, nell’altra devo fare il colloquio definitivo Giovedì ma mi hanno fatto capire di essere molto interessati.
A 1 mese e 2 giorni dalla laurea la mia vita prende una svolta che forse era già scritta nel mio destino all’alba dei tempi.
Fatto sta che o una o l’altra proposta l’accetterò.
Cambio vita: da studentessa a Genova con mamma e papà, a lavoratrice Milanese con Andre.
Guadagno buono, prospettive ottime, entrambe ditte leader nel loro campo.
La ditta A, quella che mi ha già detto che sarebbero felici se lavorassi per loro,
è un leader mondiale nella consulenza per grandi buisness, quindi sarei assunta proprio per questo lavoro,
la ditta B, quella che devo fare il colloquio definitivo Giovedì, è un leader europeo nel campo delle protesi ortopediche, e il lavoro sarebbe più interessante anche se forse un pochino meno prestigioso.
Non lo so, guarderò bene le due proposte.
Per ora mi sento agitata, nervosa, irritabile.
Allora, alla fine, devo crescere per forza.
Poi la prospettiva di morire sul lavoro visto che, con i casini che hanno fatto negli ultimi 50 anni in Italia, noi giovani dovremo lavorare sino ai 90 anni, mi spaventa non poco.
E poi diciamolo, io sono una schifosissima figlia di papà, certo ho studiato, certo ho lavoricchiato e la mia tesi in America mi ha dato la carta vincente ma la verità è che io ho condotto nei miei primi 25 anni, una vita da principessa sul pisello.
Viaggi, papà che da i soldini, mamma che fa i manicaretti e stira le camicie, mare sottocasa, neppure code in machcina visto che ho la barca, mare tutti i giorni nei mesi estivi, elba 4 settimane in Agosto, insomma, si si, mi odio a guardarmi indietro.
Odio me stessa perchè invidio la Fra che non potrò più essere.
Ben svegliata bambina, questa è la vita.
Mi sento una pigmaliona dentro un romanzo di Show.
Ma mi odio anche perchè ho trovato 2 lavori meravigliosi in cui guadagnerò benisismo e di grande prestigio, a 1 mese della laurea, e mi piango addosso, e non dormo la notte.
Allora vi chiedo scusa per il mio atteggiamento ma i grandi cambiamenti in fin dei conti possono spaventare all’inizio.
Come dice la Silvia, non c’è nulla di definitivo, e Milano in fondo è solo a un oretta e mezza da Genova, la mia cameretta non scappa, ed il Venerdì sera potrò far ritorno al caro ovile.
Sarò una degli stronzi in coda alla Domenica sera, al ritorno dalla riviera.
No. Non ricominciare Fra, cavolo, ero già sulla buona strada e invece rieccomi quì con penieri sconfortanti che mi affollano la testa.
Basta, non voglio neppure più scrivere.
Devo trovare un modo per liberarmi la mente, almeno per il weekend.
Un saluto.


Stranezze
13/04/2007, 13:11
Filed under: Intrattenimento

Ho bisogno di distrarmi un po’ dai miei pensieri su colloqui, lavori, cambiamenti di vita.
L’altra notte per addormentarmi leggevo la settimana enigmistica e adoro sia "le spigolature", sia "strano ma vero" e "forse non tutti sanno che", allora ho deciso di avviare un elenco di "stranezze" che mi vengono in mente, o che abbia visto in giro, che mi siano capitate.
Giusto per allegerire la mente e scacciare i pensieri,
eccone alcune

"ATTRAVERSAMENTO DROMEDARI"
Tunisia: in una rotta in mezzo al deserto, durante il mio jeep safari, mi è capitato di vedere un unico cartello stradale: "attenzione attraversamento dromedari", avete presente come noi abbiamo quello con al centro le mucche o quegli altri animali cornuti (stambecchi forse?) ecco, lì c’era lo stesso cartello ma con al centro la figura del dromedario!
più tardi mi è capitato di vederlo con "attraversamento coccodrilli" (cancun, messico), "piccoli di tartaruga", sempre messico e con "attraversamento papere" nella mia via di casa Americana, a Norfolk. Voi ne avete visti altri???

"AMACASUTRA"
Messico: in giro per lo yucatan mi è capitato di sbirciare dentro le case dei messicani, fatte con il tetto di paglia ed il pavimento nudo del terreno su cui è stata costriuta ma, la cosa più singolare, è che loro dormono nelle amache, le guide turistiche giurano che esista una specie di "amacasutra", con tutte le posizioni dell’eros possibili…su un’amaca!

"RUMINARE AD UN MEETING"
In America mi è capitato di partecipare ad un meeting nella mia facoltà in cui diversi relatori si susseguivano durante la giornata. I due relatori più importanti parlavano durante l’ora del pranzo e della cena. Come di consueto in America, invece che soffrire la fame in attesa che finiscano i loro sermoni, si ci alza poco prima dell’inizio del discorso, ci si serve da un bouffet con panini, frutta e dolci (non azzardatevi ad assaggiare i dolci in amrica a meno che non vogliate finire con il diabete), e si mangia proprio mentre sti tizi parlano! Io ero imbarazzatissima ma se dovesse capitare a voi, niente panico, è normale amministrazione!

Sperando di avervi regalato 5 minutini di relax, vi saluto con un bel baciotto.



Godere della quotidianità
04/04/2007, 11:03
Filed under: attualita'

Leggo blog, ascolto le persone, guardo la tv.
Non ne posso più di questa apatia dilagante, dell’attegiamento dei giovani che si adagiano, si accontentano.
Un male di vivere continuo, una mancanza di ideali, di valori, un pessimismo cosmico leopardiano.
BASTA!
Come possiamo non accorgerci delle grandi fortune che abbiamo?
Viviamo in un paese libero, donne e uomini prima di noi hanno lottato e sono morti affinchè noi oggi potessimo vivere con tutti gli agi e i dirirtti di cui godiamo. E noi li snobbiamo.
Ma anche senza parlare di vita morte o miracoli, perchè non riusciamo a godere delle piccole gioie della quotidianità?
Ma ve li ricordate i nonni, io non li ho più, ma mi ricordo come tenevano di riguardo i loro 3 vestiti, come mi raccontavano di divertirsi come matti a giocare al pampano, a inzupparsi di fango ai giardini, a sbucciarsi le ginocchia a calcetto.
Siamo abituati ad avere tutto, vestiti, gioielli, viaggi, e nonostante ciò siamo depressi, apatici.
Ma possibile che non riusciamo ad assaporare le quotidianità?
La felicità è lì a portata di mano, per chi la sa cogliere.
E’ il primo gelato della stagione, è un bagno con i sali profumati, è il vostro piatto preferito.
Assaporate il profumo della primavera che è nell’aria, gioite degli affetti che avete intorno, sorridete alla cassiera, all’impiegato delle poste, al passante.
Fermatevi un secondo, riprendete il contatto con voi stessi, imparate ad amarvi, a volervi bene.
Vorrei che oggi voi usciste di casa e vi stupiste del poggiolo del palazzo di fronte che non avevate mai notato,
cambiate la strada che percorrete abitualmene e passate da una viuzza parallela.
Concedetevi un momento vostro, comprate un fiore, bevete un thè freddo o una cioccolata calda, ma assaporatelo fino in fondo, riempitevi i polmoni con quell’aroma, gustate il retrogusto che vi lascia in bocca.
Rivolgete il vostro viso al sole, chiudete gli occhi, lasciate che vi riscaldi il cuore.
Cercate il vostro punto di riferimento dentro voi stessi, e allora il ragazzino/a che ha tradito la vostra fiducia non farà più così male, perchè voi siete vivi, e pronti ad aprire il cuore a chi saprà amarvi e rispettarvi.
E poi amate, godete, soffrite, piangete, ma vi prego, vivete sino in fondo ogni momento di questa vita,
è una sola,
e non possiamo poi chiedere indietro il tempo in cui abbiamo rinunciato a vivere!

p.s. la canzone che ho inserito, sperando che almeno voi la riusciate ad ascoltare, è per Andrea.
Perchè ogni giorno coltiviamo assieme la gioia di vivere. Ti amo.